PER TUTT* O PER NESSUNO, SI RICOMINCIA DA QUI

Questo presidio era una necessità per tutt* noi, si è respirato dal clima sentito e partecipato, dal calore nonostante il freddo, dall’orizzontalità anche organizzativa del pomeriggio, dove ogni  realtà e persona presente si è sentita coinvolta e pronta a fare la sua parte. 

Uno striscione: Libertà, diritti, casa, lavoro, salute, futuro, O SONO DI TUTT* O NON SONO DI NESSUNO. Un tavolo, dove condividere e raccogliere il materiale informativoUn microfono aperto, dove hanno trovato voce molte realtà resistenti sul territorio.

Si parla di diritto all’abitare, tema quanto mai caldo in zona bolognina; si analizzano gli effetti della legge Salvini che va a colpire poveri e lavoratori precari oltre che migranti; si parla delle lotte delle donne e di quella contro i confini. USB, Non Una di Meno, Associazione Sopra i Ponti, Noi Restiamo, prendono la parola. Altre realtà sono presenti mentre Eat The Rich distribuisce vin brulè caldo.

Non solo realtà, ma anche singole persone che hanno avuto modo di sperimentare una socialità diversa attraverso il confronto, l’orizzontalità e il riconoscimento reciproco. A. è uscita da lavoro ed è venuta al presidio nonostante il freddo, ha seguito in silenzio questa realtà crescere senza sapere bene cosa portare, se non se stessa, è venuta ugualmente per dire che c’era. Come lei anche altri. Una cittadina prende la parola dopo essere stata via da Bologna per un po’, è contenta di trovare qualcosa come Acca ad aspettarla al suo ritorno. 

Un ragazzo albanese si ferma ad ascoltare, sta tornando a casa dai suoi bambini dopo una giornata di lavoro ma spende qualche minuto solidale ricordando insieme ad una ragazza quando i clandestini che  incutevano paura erano loro. Circolano al microfono parole di resistenza che arrivano da altre epoche e latitudini: “all’inizio eravamo in sei, ma sapevamo che avremmo vinto” ha confidato un vecchietto cubano a M. l’altro giorno al bar. Ora lo sappiamo anche noi.

Storie che attraversano storie, lotte che attraversano lotte. In presidio per dire che i diritti dell’altro sono i nostri, e che ledere i diritti di uno rende possibile ledere i diritti di tutti.  Unire i fronti di resistenza, creare nuove forme di socialità.

Questo vuole essere Acca
Ci vediamo il 9 gennaio alle 20:30 al Centro Interculturale Zonarelli, con nuove energie, per la 4° assemblea pubblica antirazzista, informeremo qui e in mailing list di eventuali cambiamenti.
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Alcuni dei materiali informativi presenti al banchetto:
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